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CRISTALLO.
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CRISTALLO.
Definiz: Sost. masc. Specie di vetro priva affatto di colore, più pesante e più fusibile del vetro ordinario, formata da un doppio silicato di potassa e di ossido di piombo. Gli antichi però chiamavano Cristallo il vetro chiarissimo, trasparente e affatto privo di colore, formato principalmente di silicato di potassa o di soda.
Dal lat. crystallus, e questo dal grec. κρύσταλλος che propriamente significa Ghiaccio, ma che poi fu appropriato a quel minerale che anche presso di noi si disse Cristallo, e che oggi chiamasi Cristallo di monte, o di rocca. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 47: Certo cristallo o vetro Non mostrò mai di fuore Nascosto altro colore, Che l'alma sconsolata assai non mostri Più chiari i pensier nostri.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 104: Colonnate di limpido cristallo Son le gran loggie del palazzo regio.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 397: Indi se ne formano i vetri, gli specchj, i vasi di cristallo e cento differenti lavori.
Esempio: Lam. Ant. tosc. 2, 517: Misesi [il sangue] in una ampolla di cristallo.
Definiz: § I. Quindi in senso particolare, chiamasi Cristallo quello che ridotto in sottili lastre e incastrato ne' telaj delle finestre, delle vetrate, vetrine, e simili, o messo in cornici, serve di riparo contro l'aria, la polvere, e simili. –
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 188: Era [una imagine del Salvatore] sotto un fino cristallo, e coprivasi con due sportelli ingangherati alla cornice.
Esempio: Pindem. Poes. 337: Mantellini in alcun loco e nastri E veli e fiori e cappellin venali Non vedria penzolar dietro i cristalli.
Definiz: § II. Ed altresì per Lastra di cristallo, che avendo nella parte posteriore uno strato di amalgama, serve ad uso di specchio. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 20: Dal fianco dell'amante, estranio arnese, Un cristallo pendea lucido e netto.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 45: E dov'ell'ha un mostaccio infrigno e giallo, Ch'ella pare il ritratto dell'Ancroja, Ogni mattina innanzi a un suo cristallo Quattro dita vi lascia su di loia.
Esempio: Pindem. Poes. 31: Nè qui gran sale d'immortal lavoro Sorgon, dove le faci a mille a mille S'addoppian ne' cristalli, illustran l'oro, E l'aria tutta accendon di faville.
Definiz: § III. E pur in senso particolare, per Lente da cannocchiale, telescopio e simili. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 352: Siccome l'oggetto lucido venendo per lo mezzo libero, produce nell'occhio l'irraggiamento, egli debba ancor far l'istesso quando viene passando per li cristalli del telescopio.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 203: Duolmi di non poter dar satisfazione alla P. V. reverendissima.... in materia de' cristalli per un telescopio.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 109, 1: Questo [cannocchiale] vien composto di due cristalli: un minore, e questo è incavato sfericamente;... l'altro maggiore, di superficie convessa:... e si pongono questi due cristalli nell'estremità d'una canna, composta di più pezzi, in distanza proporzionata alla forma de' detti cristalli.
Esempio: Magal. Notiz. Chin. 6: Vedendosi così avvicinata quella piazza, gridò subito che si tirasse su 'l nemico, non essendosi ancora accorto del falso avvicinare de' cristalli.
Definiz: § IV. Figuratam. e poeticam., per Bicchiere, e simili. –
Esempio: Soldan. Sat. 6: L'umor che Bacco a' verdi colli stilla Della Tolfa e d'Orvieto, empie i cristalli.
Definiz: § V. E pur figuratam. e poeticam. trovasi per Corpo lucente, Corpo che manda splendore. –
Esempio: Dant. Parad. 21: Dentro al cristallo che il vocabol porta, Cerchiando il mondo del suo caro duce.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Un lume si schiarì Sì, che se il Cancro avesse un tal cristallo, Il verno avrebbe un mese d'un sol dì.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 680: Cioè, se quel segno settentrionale che si chiama Cancro, che è uno de' dodici segni, avesse un tal cristallo; cioè avesse una stella tanto fulgida: e dice cristallo, a denotare che li corpi celesti sono lucidi come lo cristallo e non hanno lume da loro; ma sono ricettivi del lume del sole.
Definiz: § VI. E detto di cosa che per la sua lucidità e trasparenza sia simile a cristallo. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 74: E le nascenti lagrime a vederle Erano ai rai del sol cristallo e perle.
Definiz: § VII. Poeticam., trovasi per Quel cielo che gli antichi chiamarono Cristallino. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 60: Passa il foco e la luce ove i Beati Hanno lor gloriosa immobil sede: Poscia il puro cristallo e 'l cerchio mira Che di stelle gemmato incontra gira.
Definiz: § VIII. E figuratam. e poeticam., Cristallo, più spesso in plurale, e con gli aggiunti Limpido cristallo, Liquido cristallo, Freddo cristallo e simili, si usa a significare l'Acqua limpida e trasparente dei ruscelli, dei fonti e simili, ed altresì il Ruscello e il Fonte stesso; e talora anche l'Onde del mare. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 267: E 'l mormorar de' liquidi cristalli Giù per lucidi freschi rivi snelli.
Esempio: Poliz. Rim. C. 51: E' muti pesci in frotta van notando Drento al vivente e tenero cristallo.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 29: Tacete unquanco, pallide viole, E liquidi cristalli, e fere snelle.
Esempio: Bemb. Rim. 69: Quando tra 'l bel cristallo e 'l dolce verde Mi corse al cor la mia donna gentile, Che correr vi dovea sol una volta.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 9: Acque stagnanti, mobili cristalli ec.
Esempio: Red. Ditir. 39: Venticelli e fresche aurette,... al mormorio de' tremuli cristalli, Sfidano ognora i naviganti a i balli.
Esempio: Menz. Poes. 3, 137: In riva a i bei cristalli O d'Anfriso o d'Eurota.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 532: Larghe fonti, E volubili argenti, e bei cristalli Spinti con arte a empir canali e doccie.
Definiz: § IX. E pur figuratam. e poeticam., Cristallo, talora con qualche aggiunto, come cristallo Rigido e simili, riferito alla superficie de' ruscelli, fonti e simili, vale Lastra di ghiaccio, Ghiaccio. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 79: E già son quasi di cristallo i fiumi.
Esempio: Buonarr. Giud. Par. 29: Com'agghiacciato fonte Talor per nuova pioggia Che notturna freddura ricongeli, Falde raddoppia al rigido cristallo.
Definiz: § X. Chiaro come un cristallo, Limpido, e simili, come un cristallo, dicesi in maniera proverbiale di Cosa che sia chiarissima, limpidissima.
Definiz: § XI. E Chiaro come cristallo, od un cristallo, Puro, e simili, come cristallo, od un cristallo, dicesi pure in maniera proverbiale di Persona illibata, di coscienza purissima. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 201: I' son come cristallo ed ambra chiaro.
Esempio: Savonar. Pred. 2: Bisogna che el sacerdote sia mondo e netto e puro come uno cristallo.
Esempio: E Savonar. Pred. 15: Sarebbono santi e purificati come cristallo.
Definiz: § XII. Netto come un cristallo, detto di cosa, vale Nettissimo, Pulitissimo; e giocosamente, parlandosi di casa o simile, vale Sfornito d'ogni arredo. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 111: Netta com'un cristallo, Leggiadra, scarca, snella e pellegrina.
Definiz: § XIII. Cristallo di monte, di rocca, o di montagna, e presso gli antichi anche assolutam. Cristallo, chiamasi dai Naturalisti Quel corpo formato di pura silice, soventi volte cristallizzato in prismi esagonali, finiti da piramide esagonale, trasparentissimi e limpidissimi. –
Esempio: Bocc. Laber. 48: Sanno.... se 'l cristallo s'ingenera, sotto tramontana, di ghiaccio o d'altra cosa.
Esempio: Tratt. Vetr. 77: Se vuoi fare pietra otimamente dura come cristallo, prendi lib. XV di cristallo calcinato, e dàgli lib. IIII d'allume catino di Soria, e mettila in fornace a finare, e arai pietra durissima.
Esempio: Sacch. Op. div. 266: Cristallo si cria ne' gran freddi; che è acqua, e poi si ghiaccia, e fassi cristallo. È di colore bianchissimo.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1450: Che adunque si generi il cristallo d'uno umore più puro e limpido di tutti gli altri, parmi veramente essere cosa chiara.
Esempio: Ner. Art. vetr. 90: Calcina il cristallo di montagna infocandolo in un coreggiuolo ed estinguendolo in acqua comune fresca; avvertendo nel coreggiuolo non vadi cenere, o sporchezza alcuna; e però sia sempre coperto: e questa calcinazione si reiteri otto volte; poi il cristallo calcinato ed asciutto dall'acqua si macini, sopra porfido, in polvere impalpabile.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 124: So che nell'antichità v'ha non pochi e gravissimi autori sacri e profani, che del cristallo di rocca han creduto lui essere stato acqua, poi ghiaccio, e finalmente quella limpidissima pietra.
Esempio: Red. Lett. M. 32: Uno specchio grande di cristallo di monte, tutto gioiellato di grossi smeraldi e di grossi rubini incastrati nello stesso cristallo di monte per di dietro.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 36: Ivi (nel Monte Pisano) si raccolgono del cristalli di monte, piccoli, ma vivaci, i quali riescono per ornato di fibbie e per fondi di diamanti legati a giorno.
Definiz: § XIV. Cristallo minerale, chiamano i Chimici Quella materia bianca opaca, ed a spezzatura vitrea, avuta per fusione e raffreddamento del nitro; ed anche fu così detto il Sal prunello. –
Esempio: Red. Lett. 1, 215: Vi si aggiunga sena di levante in foglia dr. IIJ, cristallo minerale dr. J, noce moscada dr. mez.
Definiz: § XV. Cristallo, dicesi dai Naturalisti Quel solido formato da piani, la disposizione dei quali, e le respettive inclinazioni, sono sottoposte a certe leggi, che costituiscono la scienza detta Cristallografia. –
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 117: Ma tutti da sè (i sali) l'uno in disparte dall'altro, riunirsi ne' lor cristalli e ripigliare la figura originale, e primigenia che è lor debita per natura.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 238: Non vi si trovano le grosse masse di cristalli salini, come nell'Aie delle saline marittime.
Esempio: E Targ. Viagg. 6, 327: Il quarzo avendo.... teso a formare guglie cristalline,... è composto perlopiù d'embrioni di esse guglie.